martedì 19 ottobre 2010

La finestra di fronte

Mio caro Simone,

dopo di te, il rosso non è più rosso. L'azzurro del cielo non è più azzurro. Gli alberi non sono più verdi.

Dopo di te, devo cercare i colori dentro la nostalgia che ho di noi. Dopo di te, rimpiango persino il dolore che ci faceva timidi e clandestini.

Rimpiango le attese, le rinunce, i messaggi cifrati, i nostri sguardi rubati in mezzo a un mondo di ciechi, che non volevano vedere perchè, se avessero visto, saremmo stati la loro vergogna, il loro odio, la loro crudeltà.

Rimpiango di non aver avuto ancora il coraggio di chiederti perdono. Per questo, non posso più nemmeno guardare dentro la tua finestra. Era lì che ti vedevo sempre, quando ancora non sapevo il tuo nome.

E tu sognavi un mondo migliore, in cui non si può proibire ad un albero di essere albero, e all'azzurro... di diventare cielo.

Non so se questo è un mondo migliore... ora che nessuno mi chiama più Davide... ora che mi sento chiamare soltanto signor Veroli, come posso dire che questo è un mondo migliore?

Come posso dirlo senza di te?

Dal film: "La finestra di fronte" di Ferzan Ozpetek
Lettera scritta da Davide Veroli (Massimo Girotti) a Simone (Ivan Bacchi)
 

Non accontentiamoci di sopravvivere ma pretendiamo di vivere in un mondo migliore, non soltanto sognarlo.

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